Disconnettiti da tutto quando arrivi al punto di esclamare “Non ce la faccio più!”
Quante volte ci siamo trovati a pronunciare la terribile frase “Non ce la faccio più!” a causa di un uomo o di una relazione che ci ha prosciugato fisicamente e mentalmente? Quando si aggiungono a questa situazione altri problemi significativi che corrodo la nostra psiche e il nostro benessere, ci ritroviamo in un baratro dal quale sembra impossibile uscire.
Facciamo un esempio: l’uomo con cui abbiamo condiviso la nostra vita ci ha lasciato per una donna più giovane, i nostri genitori anziani hanno bisogno di un’assistenza costante, il nostro lavoro sembra non avere più bisogno di noi e il nostro conto bancario è sempre in rosso. Tutto questo può farci sentire al limite, scoprendo ciò che gli esperti chiamano “stanchezza emotiva”. Questo si verifica quando superiamo il carico necessario per gestire una vita serena.
Lo stress causato dalle preoccupazioni e le tensioni che subiamo dagli altri fa emergere paure importanti e difficili da gestire, sia per il futuro che per il presente. Il nostro lato emotivo non può più sostenere il carico a cui è sottoposto, poiché il continuo accumulo di emozioni negative influisce sul nostro benessere e sulla qualità della nostra vita.
Se siamo in grado di riconoscere la stanchezza fisica perché il nostro corpo ci manda segnali chiari, non possiamo dire lo stesso per quanto riguarda la stanchezza emotiva. Siamo state geneticamente create per sopportare qualsiasi tipo di stress e affrontare anche le situazioni più terribili. Ma arriva un punto in cui anche per noi guerriere il peso diventa insopportabile. La nostra psiche si ribella, facendoci lentamente spegnere fino a quando non diciamo il fatidico “non ce la faccio più”.
Ma dobbiamo fare attenzione a non confondere la stanchezza emotiva con lo stress, la depressione o l’ansia. Queste patologie sono determinate da condizioni psicologiche diverse, mentre la stanchezza emotiva è causata dall’accumulo di situazioni ad alto carico emotivo. Queste possono variare dalla perdita di una persona cara, all’abbandono da parte di un partner, all’assistenza obbligatoria a parenti anziani, malati o dipendenti, fino a un ambiente familiare insostenibile o un lavoro ad alta responsabilità.
Esistono modi per gestire la stanchezza emotiva e prevenirla. Il primo passo è riconoscerla. Ecco alcuni sintomi comuni:
- Ipersensibilità: ci arrabbiamo facilmente e siamo più vulnerabili emotivamente.
- Stanchezza fisica: ci sentiamo stanche nonostante il riposo.
- Difficoltà di concentrazione: facciamo fatica a mantenere l’attenzione e ci dimentichiamo di cose importanti.
- Pessimismo e negatività: vediamo tutto in modo negativo e perdiamo la motivazione.
Ma come possiamo gestire la stanchezza emotiva? Ecco alcuni consigli:
- Non tenere tutto dentro e imparare a sfogarsi: parla con persone di fiducia o cerca aiuto professionale per alleggerire il carico emotivo.
- Dedica del tempo a te stessa: fai attività che ti piacciono e ti distraggono dalla situazione stressante.
- Scrivi i tuoi pensieri e sentimenti in un diario: la scrittura può essere terapeutica.
- Prenditi del tempo per te stessa: cerca di bilanciare i doveri con il tempo per il relax.
- Pratica il mindfulness: prestare attenzione al momento presente in modo non giudicante può aiutarti a gestire le emozioni negative.
Ricorda che anche tu hai le risorse per affrontare la stanchezza emotiva. Prenditi cura di te stessa e cerca di trovare un equilibrio tra le tue responsabilità e il tuo benessere.