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Cinque meravigliose canzoni d’amore di Vasco Rossi

La musica italiana contemporanea non può fare a meno di Vasco Rossi, il quale suscita emozioni contrastanti. Durante gli anni ’80 e ’90, e in parte ancora oggi, Vasco è stato il metronomo del rock italiano, l’unico, per certi versi, a rappresentare una scena musicale alternativa sia nel suo stile, nei gesti che nella personalità. “Vita spericolata” non è solo un inno generazionale, ma anche la più alta – e forse l’unica – rappresentazione dell’estetica del rock e di come potesse essere declinata in Italia.

Ma i grandi rocker americani, da Bruce Springsteen in giù, ci hanno sempre insegnato che la rudezza spesso si accompagna a una inattesa dolcezza, che la ribellione non è poi così lontana dall’amore.

Ci hanno insegnato che un grande cantante rock può anche saper scrivere delle indimenticabili canzoni d’amore, a volte segnate da quello stesso malessere che emerge nei pezzi più duri. Vasco Rossi, in questo campo, ha lasciato dei brani indimenticabili: scopriamoli insieme.

1. “Albachiara”

dall’album “Non siamo mica gli americani” (1979)

Poche canzoni nella storia della musica italiana sono famose come “Albachiara”: generazioni di appassionati la sanno a memoria, e anche chi non è un fan di Vasco si è trovato a cantarla più di qualche volta sotto la doccia.

Il motivo di tanto successo, a distanza di trentacinque anni dalla sua prima pubblicazione, è ancora un mistero. Sicuramente si tratta di una ballata intima ed ispirata, che però offre anche la possibilità di virate rock, possibilità che Vasco non manca di cavalcare durante i concerti, a seconda del tono che vuole dare alla conclusione della serata.

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Ma non è solo questo; è anche una questione di testo: perché siamo abituati a canzoni sottovoce in cui si descrive una ragazza, ma raramente ci è capitato di incontrarne di sincere ed ispirate come questa.

Spesso si dice che Vasco non sia un grande scrittore, che non abbia il lessico per esprimere grandi emozioni o concetti. Può anche darsi che non abbia un vocabolario amplissimo, ma questa canzone – come molte altre – dimostra che ha la capacità di mettere le parole giuste al posto giusto, di toccare corde mai toccate prima e di confezionare un testo come pochi sono riusciti a fare nella storia.

2. “Ogni volta”

dall’album “Vado al massimo” (1982)

Vasco ha scritto molte canzoni d’amore durante tutta la sua carriera, ma mi sembra che i suoi capolavori si concentrino soprattutto nei primi anni, quando ha posto le basi fondamentali del suo repertorio. “Ogni volta” è stata pubblicata nel 1982 all’interno di “Vado al massimo”, l’album che ha segnato il suo primo grande successo.

Il brano parla di sé stesso e delle emozioni, delle gioie e delle tristezze che scaturiscono da un rapporto d’amore. È interessante notare come Vasco, che veniva definito “un drogato” e si definiva “uno sballato”, non abbia mai esitato a mostrare le proprie debolezze, come nella conclusione della canzone.

3. “Una canzone per te”

dall’album “Bollicine” (1983)

Negli anni ’80, Vasco sfornava un disco all’anno, con un ritmo impressionante. Era una vita vissuta col piede sempre sull’acceleratore, senza guardare in faccia a niente e a nessuno. “Bollicine”, pubblicato nel 1983, è un disco straordinario che segna sicuramente uno dei punti più alti della sua carriera, con brani come “Bollicine”, “Vita spericolata”, “Mi piaci perché” e molti altri.

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All’interno di questo disco si trova “Una canzone per te”, una sorta di sequel di “Albachiara”. Vasco racconta di come “Albachiara” gli sia stata ispirata da una ragazzina che aspettava la corriera, e anni dopo ha incontrato nuovamente quella ragazza e le ha confessato che lei era il soggetto del suo brano più celebre. La giovane, timida come la protagonista di “Albachiara”, gli ha risposto che non poteva essere lei, perché era diventata troppo grande e non si considerava così importante. Questo incontro ha ispirato “Una canzone per te”, che presenta anche un bell’arpeggio di chitarra elettrica suonato da Dodi Battaglia dei Pooh nella versione originale.

4. “Senza parole”

non inclusa in nessun album di studio (1994)

Dopo gli anni di successo e la sua rinascita, Vasco era diventato una leggenda vivente. Le sue tournée erano ovazioni di pubblico, con stadi pieni in ogni angolo e il pubblico che cantava ogni singola canzone a squarciagola. Nel 1994, Vasco ha deciso di fare un regalo ai suoi fan, rilasciando un CD con una canzone inedita: “Senza parole”. Questo brano è diventato un grande successo e successivamente è stato incluso in numerose raccolte e dischi live.

In “Senza parole”, Vasco confessa tutte le sue paure riguardo all’amore e alla possibilità che la sua compagna lo tradisca o gli menta. Tuttavia, alla fine, esce fuori dal caos dei pensieri e trova la pace dicendo che va bene così, senza parole. Questo tema, quello di lasciarsi trascinare dalle emozioni senza pensare o parlare troppo, è molto caro a Vasco.

5. “E…”

dall’album “Buoni o cattivi” (2004)

Concludiamo con una canzone più recente. La carriera di Vasco non si è mai interrotta, e continua ad oggi a regalarci bellissime canzoni. Uno degli album più riusciti degli ultimi anni è sicuramente “Buoni o cattivi”, pubblicato nel 2004 e venduto in oltre un milione di copie. All’interno di questo album, troviamo “E…”, una tenera dichiarazione d’amore scritta da Pia Tuccitto, cantante toscana che ha collaborato con Vasco come corista e autrice di canzoni.

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In “E…”, Vasco sottolinea le sue stesse mancanze e debolezze, ma dice anche che ama la sua compagna, quella che non chiede mai e che non si offende se lui non l’ascolta. È un brano dolce e onesto, che mostra un lato molto romantico di Vasco Rossi.

E voi, quale canzone d’amore di Vasco Rossi preferite? Segnalatele nei commenti!

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